Le Furie di Janet Hobhouse

Il libro

Pubblicato postumo, «Le furie» ripercorre una vita vissuta con indomito furore fino alla tragica e prematura morte dell'autrice. Nata e cresciuta in una famiglia di «sirene», in cui ogni membro di sesso femminile sembra essere spuntato per partenogenesi, e in cui gli uomini sono relegati a «semplici, precarie comparse», la protagonista conduce un'esistenza imperniata sul rapporto conflittuale con una madre giovane, bellissima, fragile e amorevole, eppure al contempo malevola, instabile ed egoista. A questo legame indissolubile e tormentato si aggiungono via via altri affetti: quello per la bisnonna Mirabel, detta Angel, la grande nutrice, colei che districava e risolveva ogni problema e che aveva dato il via al matriarcato della famiglia; l'affetto per Emma, la nonna bohémienne, la ribelle fuggita di casa con il suo professore di arte; per la prozia Shrimp, vissuta nel disprezzo di sé e trincerata dietro un'ostinata solitudine e, infine, per la zia Constance, donna dalla bellezza inconsueta, da tutti conosciuta come «la piú bella ragazza di New York». Al tempo stesso angeli e gorgoni, le donne protagoniste di queste furibonde pagine si rivelano nella duplice natura di creature dolcissime e crudeli, benevole e sprezzanti: delle vere e proprie furie.

La mia lettura

«Ciò che mi rendeva più triste riguardo alla mia morte era che non avrei mai più potuto conoscere, amare o essere amata da nessun altro, mai più. Avevo sprecato tante occasioni e avevo alcuni rimpianti. Avevo ricevuto una buona mano di carte e ne avevo gettate via troppe. Ma avevo amato molto ed ero stata amata, e alla fine e cioè ora, era l’unica cosa che contava»

 (Janet Hobhouse)

Elizabeth Gleick ha definito Le Furie come una “race to the finish” e credo non possa esserci una sintesi migliore di questo splendido romanzo di Janet Honhouse.

Women/Donne,  Men/Uomini, The Furies/Le Furie, Alone/Sola

Diviso in quattro parti io ho amato particolarmente l’ultima: Sola.

Qui l’autrice diventa concisa, diretta: il Tempus fugit come monito in quest’ultima parte diventa una sorta di resa dei conti, tutto il romanzo è la narrazione delle fasi della vita: infanzia, adolescenza, maturità e vecchiaia. Helen, voce narrante ed alter ego dell’autrice ci coinvolge emotivamente in questa lunga confessione dove la vediamo ammettere ogni suo errore, prenderne consapevolezza e soprattutto assistiamo alla resa, Helen non ha la più pallida idea di cosa avrebbe potuto fare di diverso per vivere una vita migliore.

Janet/Helen ci mostrano quanto è stato difficile trovare punti fermi, per lei la casa non è rifugio, è, al contrario, un posto privo di sicurezze, è il luogo dove si annidano le insidie peggiori, non c’è intimità emotiva, il patologico è amplificato, straniante.

La figura materna di Beth è emblema del tema predominante: “war for survival”, mai Helen si sentì serena e protetta dalla madre, i loro ruoli spesso si invertirono e vediamo lei bambina occuparsi della donna che l’ha messa al mondo, i numerosi forward nelle quattro parti ci mostrano come questo rapporto si sia complicato negli anni e la tecnica narrativa dell’autrice contribuisce a coinvolgere il lettore in un crescendo di sentimenti contraddittori. 

Io ho detestato Beth fin da subito per esempio ma quando arriviamo alla sua morte sono riuscita a cogliere ogni sfumatura dell’amore madre/figlia che per tutto il romanzo mi era parso più che altro un atto di fede.

Spazio e tempo dominano la vita di Helen/Janet

Le descrizioni delle case, di quanto fossero grandi o piccole mi hanno colpito molto, il matrimonio è concepito, per esempio, come qualcosa che potenzialmente può “rubare spazio” ma allo stesso tempo per l’autrice è anche strumento per raggiungere la stabilità che desidera per tutta la vita.

I brani ambientati negli ospedali, il racconto della malattia, sono stati per me molto coinvolgenti, ci ho trovato tanto sentimento.

Un libro meraviglioso, una prosa straordinaria e complessa, un racconto doloroso del grande enigma dell’esistenza.  

 

Le Furie di Janet Hobhouse

Traduzione di Ada Arduini

Neri Pozza

Pp 399 € 18,00

 

Categoria: